LA BARITE

La Baritina (BaSO4 comunemente chiamata Barite) è stata il  più importante giacimento minerale, sfruttabile industrialmente, della Valsassina.

Questo minerale bianco e luccicante si è creato grazie ad un fenomeno magmatico sotto la Val Biandino. Le acque ricche di minerali legate a questi fenomeni magmatici si sono infiltrate nelle cavità delle fratture del basamento cristallino e le hanno riempite. L’azione degli agenti atmosferici l’ha portato ad affiorare. Sono moltissimi gli utilizzi industriali della Barite che, dopo particolari trasformazioni chimiche, e viene utilizzata nella raffinazione degli zuccheri, nella gomma,  nelle carte patinate. Per via del colore bianco,  la Barite macinata è utilizzata come pigmento nelle industrie delle pitture, colori, mastici, colle e materie plastiche.

Una delle caratteristiche fisiche principali della Barite è l’elevato peso specifico, pertanto attualmente è ampiamente utilizzata per l’appesantimento dei fanghi, usati nella trivellazione di pozzi petroliferi e in altri tipi di sondaggi.

Dato il suo alto potere di assorbimento delle radiazioni alfa e gamma, la Barite naturale è impiegata anche per l’esecuzione di barriere protettive in “calcestruzzo baritico” per impianti radiologici e radioattivi. Il solfato di Bario precipitato, ottenuto da trattamento chimico della Barite, è impiegato ad uso radiognostico ”pappa di bario” per la sua opacità ai Raggi X.

Il colore bianco ne indica la purezza. Dalla concessione Sassi Rossi si estraeva Barite purissima. Spesso è accompagnata da galena; a volte è rossiccia perché ci sono tracce di ferro, cambia ancora colore se mischiata alla blenda.